venerdì 3 aprile 2015

3° CAPITOLO Come costruire una canna di bambù a modo mio. Articolo di Marco Schiavi

RIDUZIONE DEI LISTELLI A TRIANGOLO EQUILATERO (*)
Per formare listelli di questo tipo (triangolari con taper lineare), Garrison indicava di usare una planing form (PF) in legno, detta primaria,  con fresate sulla superficie delle sagome triangolari di diverse dimensioni con angoli di 60° e con andamento lineare (vedere foto 32, PF primaria che ora uso per scopi diversi); si opera ponendo i listelli nella sagoma di dimensioni più adatte e piallandoli fino ad ottenere appunto una forma triangolare la più equilatera possibile.
Questa procedura è lunga e molto pesante (l’ho utilizzata solo per le prime canne), per cui ho costruito un classico beveler prendendo spunto dalla tanta letteratura al riguardo (probabilmente la fatica per questa fase pesava a parecchi). Sinteticamente, la macchina (in pratica una fresatrice da banco messa in verticale) è dotata di una fresa cilindrica che asporta il materiale in eccesso da un listello fatto scorrere contro di lei all’interno di una dima con idonea sagoma a triangolo equilatero e regolabile in distanza dalla fresa stessa.  Il metodo funziona abbastanza bene e l’ho utilizzato per diverse canne. Poi la scarsa efficienza di taglio (si fresa un lato per volta e l’asporto che si può fare con una passata è solo di pochissimi decimi per cui è necessario fare tante fresate leggere per arrivare a meta) ed il rumore assordante che produce (almeno il mio, ma non solo) mi hanno indotto a ripensare completamente il beveler.
A questo punto, come altri rodmaker,  ho deciso di usare 2 frese accoppiate che producono nella medesima passata l’angolo di 60° e quindi, per diminuire il problema del rumore, ho pensato di costruirmi un attrezzo senza “cassa armonica”, quindi virtualmente aperto. L’attrezzo che ho ideato (foto 21, 22 e 23) è, ritengo, abbastanza semplice da costruire ed è costituito principalmente da:
una colonnina porta trapano
una tavola fissata al piano della colonnina
un trapano, usato come motore, con interruttore bloccabile e velocità regolabile, installato sulla colonnina
2 frese a 60° per metallo accoppiate fra loro (le ho trovate via internet in USA per poche decine di euro cadauna; sono praticamente eterne e comunque, nel caso, si possono girare); le frese sono installate su un perno ben fissato da un lato al mandrino del trapano e dall’altro inserito in un cuscinetto a sfere montato saldamente nella tavola
3 listelli di legno incollati ed avvitati in modo di formare un listello unico con un incavo centrale di ca. 1x1 cm che fa da guida, imperniato agli estremi alla tavola  con 1 dei 2 perni che scorre in un’asola ricavata nella tavola stessa (non si vede nelle foto)  in modo da poter regolare la distanza del listello dalla fresa
2 leve, spinte da molle, per mantenere ben aderente alla guida la strip prima e dopo la fresa (si vedono abbastanza bene nelle foto 22 e 23)
un foro nel pianetto per alloggiare il tubo dell’aspirapolvere
una “scatola” in plexiglass appoggiata al pianetto ed al listello per rendere efficiente l’aspirazione.      

Attenzione: si devono fissare fermamente tutti i componenti, bloccare molto bene (ogni tanto ricontrollare) il trapano sulla colonna, le frese sul perno ed il perno nel mandrino!
Prima di fresare, faccio la punta ad ogni listello dalla parte che inserisco sotto la fresa (vedi foto 24 e 25), poi inserisco il listello nella guida e spingo contro la fresa fatta ruotare contro il listello (foto 26); spingo e poi tiro il listello lentamente senza farlo mai fermare. Faccio passate leggere (ad ogni passata asporto alcuni decimi per ognuno dei 2 lati del listello) fino ad arrivare all’altezza del listello che reputo corretta. Ad ogni passata regolo l’altezza di fresatura agendo sul perno scorrevole nell’asola del pianetto.
Per dare un’idea, per fare una serie di 18 listelli impiego 1.5-2 ore e con risultati soddisfacenti (foto 27), contro le 3-3.5 ore del beveler.  
Chiaramente il rumore c’è ancora, ma molto inferiore a prima (almeno non è amplificato dalla scatola/supporto in legno del primo beveler).


Foto 21 – beveler con frese a 60°















Foto 22 – beveler senza protezione















Foto 23 – particolare delle frese e delle leve di tenuta in guida














Foto 24 – strip con punta appuntita















Foto 25 – come faccio la punta alla strip















Foto 26 – beveler in azione














Ci sentiamo la prossima settimana per il quarto capitolo.

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